Assicurazione viaggio, per sceglierla occhio a servizi offerti, massimali e franchigie. Il prezzo? Non troppo basso

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vacanze ai tropici

Alcune polizze garantiscono solo l’assistenza sanitaria, altre anche un interprete e l’organizzazione del rientro nel proprio Paese accompagnati da personale medico. Premi più bassi, di regola, prevedono importi massimi risarcibili altrettanto bassi e lasciano a carico dell’assicurato cifre elevate. Ecco come orientarsi.

Controllare con attenzione quali danni sono coperti. Verificare a quanto ammonta l’importo massimo indennizzabile e qual è invece la cifra che resta comunque a carico dell’assicurato. In caso di incidente, poi, ricordarsi di chiamare il call center della compagnia con la quale si è stipulata la polizza prima di andare dal medico o farsi ricoverare. Sono le regole base da seguire per evitare sorprese quando si acquista una copertura assicurativa per un viaggio. Che di per sé è comunque consigliabile, visto che farsi male in vacanza è più probabile che infortunarsi in ufficio. E senza una polizza si rischia di dover sborsare di tasca propria costi anche elevati per cure sanitarie e prestazioni mediche, rovinandosi ancora di più le ferie.

L’avvertenza vale maggiormente se si va all’estero. Negli Stati Uniti, per esempio, le spese per assistenza medica sono altissime e l’infortunio a un turista in viaggio di piacere potrebbe costare una fortuna: si pensi che per il trattamento della frattura di un dito in un ospedale americano si possono spendere anche più di mille dollari. In generale, poi, quando ci si fa male fuori dall’Italia bisogna orientarsi in un sistema sanitario che potrebbe essere molto diverso dal nostro. Per cui diventa molto utile poter contare su una assistenza telefonica o in loco che indichi la struttura più adatta alla quale rivolgersi.

I servizi: assistenza in caso di infortuni o malattia, ma non solo – I servizi solitamente proposti dalle polizze viaggio, che prevedono un premio stabilito in base all’età dell’assicurato, alla meta scelta e alla durata della vacanza, sono l’assistenza sanitaria 24 ore su 24, eventualmente presso strutture convenzionate, nonché il rimborso delle spese mediche e farmaceutiche. Spesso viene anche previsto un indennizzo in caso di infortunio che, quantomeno, renderà meno amara la vacanza rovinata dal sinistro. Esistono polizze che, in caso di infortuni o malattie più gravi, prevedono anche l’organizzazione del rientro nel proprio Paese con accompagnamento di personale medico, la messa a disposizione di un interprete e la possibilità di spesare il viaggio di un familiare per assistere il sinistrato.

Spesso questi “pacchetti” assicurativi prevedono anche una copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi, qualora durante la vacanza si dovesse verificare un incidente nel quale l’assicurato andasse a danneggiare beni o persone. Inoltre viene di regola sempre prevista anche la garanzia di un indennizzo in caso di furto o perdita del bagaglio, mentre è facoltativa la garanzia che permette di ottenere un rimborso in caso di annullamento del viaggio a causa di un evento imprevedibile (come, ad esempio, la malattia o l’infortunio improvviso a pochi giorni dalla partenza).

Quanto costa – I prezzi variano, ovviamente, in funzione della destinazione e dei servizi richiesti, ma normalmente per una vacanza di 7/10 giorni in Europa non si superano i 60 euro a persona (qualche decina di euro in più per le vacanze oltreoceano), con tutte le principali garanzie.

A cosa stare attenti – Come per tutte le polizze assicurative, l’attenzione deve focalizzarsi innanzitutto su massimali e franchigie. I primi sono gli importi massimi indennizzabili o risarcibili dalla compagnia, le seconde sono le somme che, in caso di sinistro, restano a carico dell’assicurato sempre e comunque, in quanto la compagnia copre solo i costi al di sopra della franchigia. Premi più bassi, di regola, prevedono massimali bassi e franchigie alte, limiti che, a conti fatti, possono rendere del tutto inutile la polizza in caso di bisogno. Il consiglio, quindi, è di spendere qualche euro in più ma avere una copertura massima. Inoltre è importante ricordare che sarà fondamentale, in caso di sinistro, contattare il call center della compagnia con la quale si è stipulata la polizza prima di recarsi dal medico o di farsi ricoverare. Si tratta di un aspetto fondamentale in quanto se il ricovero avviene presso una struttura non convenzionata o se non è possibile per la compagnia avere notizia del sinistro, l’assicurato rischia di non vedere un soldo.

Meglio farsi consigliare – L’ultimo consiglio è di rivolgersi a un professionista serio ed esperto per conoscere a fondo la polizza, evitando il “fai da te” e ricordando che il costo di un prodotto assicurativo è soltanto uno dei parametri di paragone tra i vari prodotti. Quindi è meglio non rincorrere il premio più basso ma fare attenzione, con l’ausilio di un bravo assicuratore, a ogni aspetto dei servizi offerti dalla compagnia.

(l’articolo di Massimo Quezel pubblicato su Il Fatto Quoditiano: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/04/assicurazione-viaggio-per-sceglierla-occhio-a-servizi-offerti-massimali-e-franchigie-il-prezzo-non-troppo-basso/3680942/)

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